23-08-2015 – Salve a tutti; eccoci di nuovo insieme per analizzare, come spesso capita nell’editoriale del mattino, l’evoluzione nel breve termine nelle regioni italiane. Occorre subito sottolineare come, nelle prossime 24 h, siano presenti condizioni di rischio per fenomeni anche molto forti e persistenti nell’area compresa dal levante ligure (compreso il genovese) e l’alta Toscana, in particolare settori della Versilia (province di Massa Carrara e Lucca). Ecco l’immagine dal satellite che evidenzia l’avvicinamento alle regioni settentrionali, piuttosto rapido, di una nuova perturbazione atlantica dal golfo del Leone (fig.1).
fig.1
Dalla fig.1 si distingue molto bene, davvero didattica, la funzione del blocco scandinavo nel deviare il flusso Atlantico, almeno parzialmente, nel Mediterraneo; la nuvolosità presente in Atlantico, nell’approssimarsi al Mare del Nord, viene in parte deviata verso nord, addirittura in Artico e, in parte, verso il Mediterraneo, soprattutto nelle nostre regioni settentrionali, dove sono già in atto fenomenologie temporalesche al nordovest.
Da segnalare, in particolare, un primo temporale appena terminato nel golfo di Genova, nei quartieri orientali della città (fig.2,3,4,5)
L’evoluzione descritta è da monitorare attentamente, in quanto sussiste la possibilità dell’innesco di fenomenologie di tipo rigenerante, con possibili strutture V-SHAPE, nelle province di Genova, La Spezia, Massa Carrara e Lucca nelle prossime 24 h. Le previsioni dei L.A.M., i modelli di dettaglio a scala locale, non lasciano adito a dubbi; LAMMA, MOLOCH e YOUMETEO indicano concordemente la possibilità di accumuli di 150-200 mm/24 h lungo i rilievi prospicienti le aree costiere delle province menzionate (fig.6,7,8)
Altre precipitazioni di una certa intensità saranno possibili su tutti i settori prealpini della Lombardia e del triveneto, probabilmente meno violenti che nei settori menzionati precedentemente.
Cosa sta succedendo quindi?? La perturbazione in arrivo dalla Francia, come menzionato, nel suo avanzare verso ovest, sarà costretta a deviare con una componente meridionale verso il Mediterraneo a causa del blocco altopressorio scandinavo, ponendo le basi per la nascita di un minimo al suolo a ovest della Liguria, proprio nel golfo del Leone (fig.9).
fig.9
Tale dinamica è presente a tutte le quote, anche in alta troposfera, con la biforcazione del getto in entrata nel Mediterraneo e con una sua componente diretta proprio verso il nord Italia (fig.10)
fig.10
L’azione congiunta del minimo al suolo nel golfo del Leone e di correnti sudoccidentali in quota porrà le basi per la presenza di una marcato wind shear, favorevole alla nascita di fenomeni intensi (sudest al suolo, sudovest in quota). Prestare attenzione quindi alle prossime 24 h e, in particolare, alle prime ore del lunedì, in mattinata, quando l’insorgenza di temporali marittimi autorigeneranti sarà più probabile.
La perturbazione descritta, secondo quanto illustrato nell’editoriale di ieri, produrrà i suoi massimi effetti al nord e in Toscana, mentre nelle rimanenti regioni centrali sarà molto attenuata e sostanzialmente assente al sud, dove invece le temperature inizieranno ad aumentare. Nei prossimi giorni infatti, le temperature aumenteranno ovunque, a iniziare dal centrosud, mentre al nord il tempo migliorerà. Ecco la visione del modello americano per Martedì, caldo che inizia ad aumentare al sud, sebbene con valori notevolmente inferiori a quelli registrati a Luglio (fig.11).
fig.11
Nel pomeriggio verrà proposto il classico editoriale per il lungo termine, ricco di contenuti in virtù di una evoluzione molto dinamica prospettata dai modelli.
Ciao ciao