06-07-2015 - Salve ragazzi, eccoci quindi giunti nella fase più intensa dell’ondata di caldo che sta da giorni interessando i settori centrosettentrionali della penisola italiana. Il promontorio africano si è “coricato” completamente verso le nostre regioni, abbandonando l’Europa centrale, dopo giorni di caldo davvero fuori dalla norma nei settori a nord delle Alpi (fig.1).
fig.1
Ora il caldo sta interessando in maniera più intensa proprio le nostre regioni e le premesse, occorre sottolinearlo, sono state completamente rispettate. Tutto ciò non tanto perchè siano stati battuti nuovi record di temperatura, quanto per la diffusione e la persistenza di temperature molto elevate su vasti settori del centronord, con notevole sensazione di disagio in molte città. Ecco anche oggi la panoramica delle temperature registrate nelle prime ore del pomeriggio in Europa; il caldo, come accennato, ha abbandonato buona parte della Francia e della Germania (qui con vistosi fenomeni temporaleschi), mentre ora la “lingua di fuoco” si allunga dall’Andalusia (dove si arriva a 44° C) fino alle nostre regioni centro settentrionali, dove si è giunti oggi intorno i 37-38° C in tutta la pianura emiliana e diffusamente intorno 36° C nella pianura Padana (fig.2).
fig.2
Ma sono le temperature percepite a far sobbalzare dalla sedia in questa giornata estiva; i valori menzionati infatti, sono stati ottenuti nelle pianure interne con valori di ur (umidità relativa) intorno il 50% o anche superiori e, pertanto, l’indice di calore (umidex) ha raggiunto valori assurdi, compresi tra 45 e 50° C in molte località. Fa riflettere il valore riportato dalla carta meteocièl (il link è disponibile nel sito), di 53° C percepiti nella città di Ferrara intorno le 16:00 di pomeriggio!!!!
fig.3,4
Come proseguirà l’ondata di caldo quindi?? Il massimo in realtà lo si sta raggiungendo proprio in queste ore e, domani, martedì, dovrebbe essere una giornata di gran caldo per molte regioni. Quelle più colpite dovrebbero essere le centrali in genere, con città come Roma e Firenze soggette a situazioni di forte disagio climatico; l’alta pressione si dovrebbe coricare infatti ancora di più lungo i paralleli, invadendo buona parte della penisola (caldo i aumento anche al sud, finora risparmiato, fig.5).
fig.5
Per il prosieguo però, i modelli odierni introducono alcune sostanziali novità. Infatti, sebbene senza particolari stravolgimenti nei prossimi giorni, il trend che viene evidenziato nelle ultime emissioni è quello di una maggiore incisività dei peggioramenti atlantici e di una minore veemenza delle successive ondate di caldo. In sostanza, per buona parte del mese di Luglio si evince la possibilità di un ritorno alla normalità climatica (estate temperata), con aggiunta di alcuni episodi anche perturbati nelle nostre regioni.
Iniziamo subito dalla rinfrescata che riguarderà praticamente tutto il centronord a partire da giovedì. Nonostante la saccatura non affondi pienamente nel Mediterraneo, ci sono le premesse perchè l’atmosfera si instabilizzi alquanto dopo mercoledì, con transito di una piccola figura depressionaria lungo l’Appennino (fig.6).
fig.6
L’episodio in esame, per quanto transitorio, potrebbe innescare una lunga teoria temporalesca nelle regioni appenniniche, con fenomeni anche di forte intensità nella giornata di giovedì, accompagnati da un cospicuo abbassamento delle temperature. Al seguito del peggioramento descritto, la pressione dovrebbe aumentare nuovamente nel Mediterraneo, con una nuova fase calda in arrivo, che però, nelle ultime emissioni, appare molto meno marcata rispetto a quanto ipotizzato in precedenza (fig.7).
fig.7
La rimonta calda appare comunque tenuta piuttosto bassa di latitudine dalla forza del getto polare oltralpe e le temperature conseguenti nelle nostre regioni non appaiono così elevate (fig.8).
fig.8
L’evoluzione mostrata potrebbe addirittura evolvere in una vera e propria fase instabile, piuttosto marcata secondo alcuni aggiornamenti, con l’avvento di una saccatura Atlantica molto intensa nel Mediterraneo dopo la metà del mese (fig.9).
fig.9
Il modello americano evidenzia, ancora una volta, analogamente a quanto visto ieri (cfr. editoriale), la possibilità che un’ampia e approfondita ondulazione del getto polare in Atlantico possa condurre a un forte peggioramento del tempo nelle nostre regioni alla fine della seconda decade, con totale stravolgimento della circolazione atmosferica nel Mediterraneo. In tal caso sarebbero ci piogge, temporali anche forti e temperature molto più fresche per molte regioni italiane per molti giorni.
Per quest’ultima ipotesi c’è ancora molto da discutere, verrà ritrattata molte volte, ma è comunque confortante il fatto che le probabilità che la fase più calda di questa prima parte dell’estate possa essere ormai giunta la termine.
Ciao ciao