30-04-2015 - Salve a tutti; eccoci nuovamente insieme per un aggiornamento dettagliato in merito a quanto sta accadendo nelle nostre regioni e su quanto potrà accadere nel comparto europeo nella prima parte di Maggio. Tempo parzialmente nuvoloso e moderatamente fresco al momento nelle regioni italiane; l’alta pressione stenta ad affermarsi in Italia, in quantole nostre regioni risultano essere sempre collocate al margine del flusso Atlantico principale, riparate dalla barriera alpina, con correnti prevalentemente occidentali a tutte le quote (fig.1)
fig.1
Come ben evidenziato dalla fig. 1, la barriera alpina impedisce l’arrivo compatto degli impulsi nuvolosi atlantici, con la traiettoria attuale, ma il nordest è comunque maggiormente penalizzato in tal senso, con i corpi nuvolosi che aggirano meglio l’ostacolo alpino e generano precipitazioni anche a carattere temporalesco, come nella mattinata odierna (fig.2,3)
Le temperature si mantengono nella norma, in qualche caso anche piuttosto fresche. La cintura altopressoria azzorriana-africana è, al momento, bassa di latitudine nel Mediterraneo (fig.4)
fig.4
Tale situazione rimarrà invariata per domani, primo Maggio, dove, in seno alle piccole ondulazione della corrente a getto (jet stream), un altro passaggio nuvoloso interesserà le regioni alpine e il nordest, come ben evidenziato dalla traiettoria proprio della corrente a getto, molto utile a definire il tragitto dei corpi nuvolosi nello scacchiere europeo (fig.5)
fig.5
La previsione per il primo Maggio, pertanto, è abbastanza lineare nella sua evoluzione, sebbene a scala locale il singolo evento piovoso sia difficilmente prevedibile, con un contesto di generale variabilità al centronord (fig.6)
fig.6
Come si vede dalla fig.6, per le città d’arte, Roma compresa, tempo sostanzialmente buono, con qualche nuvola di passaggio, più incerto al nordest (Venezia a rischio), mentre Milano, con l’inaugurazione dell’EXPO, potrebbe vedere brevi piovaschi, in un contesto variabile ma accettabile dal punto di vista meteorologico.
Ma dopo, cosa succederà?? Sta facendo molto discutere l’arrivo di una potente rimonta africana nella prima settimana di Maggio; in effetti, a partire dai primi giorni della prossima settimana l’assetto generale delle correnti a scala europea muterà, grazie all’affondo di una saccatura in pieno atlantico e alla conseguente rimonta calda altopressoria dall’entroterra Sahariano in pieno Mediterraneo (fig.7)
fig.7
Come in una bilancia a cui venga appesantito il settore sinistro in fig. 7 (saccatura Atlantica), dal settore opposto (alta pressione africana) aria calda tenderà a invadere le regioni mediterranee, apportando termiche davvero notevoli per il periodo, fino a +22° C a 850 hPa (1500 m, fig.8)
fig.8
Come si vede dalla fig.8, la traiettoria del jet stream sarà soggetta a notevoli modifiche nei prossimi giorni, subendo una decisa virata in senso antiorario in Europa occidentale e consentendo alla rimonta calda di realizzarsi.
Quali le conseguenze delle dinamiche esposte?? Sicuramente l’onda calda possiede tutte le caratteristiche per risultare intensa, i valori termici in quota sono di tutto rispetto e il caldo si farà sentire; come tutte le ondate calde precoci è però legata a fattori dinamici conseguenti a marcata ondulazioni del getto che, per la loro dinamica evolutiva, non possono persistere per molti giorni. La carta successiva riferita alle prime ore del giorno 7, evidenzia già una rotazione dell’asse del promontorio africano in senso orario e una maggior ingerenza del flusso atlantico in Europa, sebbene nel Mediterraneo l’onda africana sia sempre molto intensa (fig.9)
fig.9
In sostanza, le linee salienti della prevista onda calda potrebbero essere così delineate:
1) Nel periodo compreso tra i giorni 6 e 8 Maggio le città delle pianure interne della penisola e pianura Padana centrorientale potrebbero raggiungere e superare i 30° C (Firenze Bologna e Roma ad esempio), mentre in aluni settori del centrosud, come il tavoliere foggiano, aree interne delle isole maggiori si potrebbero raggiungere i 34, 35° C
2) Le regioni del nordovest, in particolare i settori alpini, risentiranno poco dell’onda calda e anzi, saranno soggette a frequenti rovesci e temporali pomeridiani a causa della vicinanza del flusso atlantico guidato dal ramo ascnedente del jet stream
3) Tutte le città costiere difficilmente raggiungeranno i 30° C a causa della temperatura ancora fredda dei mari italiani (15-17° C). Faranno eccezione i settori soggetti a venti di caduta appenninici, come adriatico e ionico, dove, viceversa, l’effetto delle brezze potrà essere localmente annullato dal phoen appenninico, con temperature che arriveranno ben oltre i 30° C
Sara questa la tendenza per le settimane a venire??, Niente affatto, non ci sono indicazioni che lo evidenzino al momento; nel pomeriggio alcuni argomenti potranno essere approfonditi, ma già adesso i modelli evidenziano l’arrivo di un periodo più fresco a seguire, con Vortice Polare in caduta e nuclei depressionari in arrivo nel comparto europeo (fig.10)
fig.10
Davvero singolare, per il periodo in esame, l’ultimo pannello del modello americano, completa assenza di strutture depressionarie di una certa ampiezza nelle regioni polari (fig.10)
fig.10
Nel pomeriggio cercheremo di affrontare argomenti di più ampio respiro
Ciao ciao