06-03-2015 - Salve a tutti; aggiornamento in tarda serata, causa impegni lavorativi, mirato comunque a evidenziare un peculiare aspetto dell’evoluzione meteorologica a scala emisferica prevista oggi dai modelli per il mese di Marzo, in particolare per il settore europeo.
Intorno metà mese infatti, sia il modello americano, sia quello europeo, intravedono la genesi di una poderosa rimonta dell’anticiclone delle Azzorre in sede nordeuropea, con valori pressori fino a 1050 hPa nella scandinavia meridionale (fig.1).
fig.1
Dalle modalità e traiettoria della rimonta azzorriana potrebbe dipendere il tempo nelle regioni europee e mediterranee per buon parte del mese di Marzo.
Tra i fattori che potrebbero generare e incentivare tale rimonta, da segnalare sicuramente la sorprendente previsione dell’indice MJO (Madden Julian Oscillation), che è visto crescere di magnitudo fino ad arrivare su valori fuori scala nei settori denominati con le sigle 6-7 (fig.2).
fig.2
Per essere più chiari, l’indice in esame definisce l’intensità dei moti convettivi, nella posizione in cui è previsto, nell’area del Pacifico occidentale e Indonesia. Tali turbolenze dell’atmosfera generano piogge anomale e intense per brevi periodi i tempo nelle zone interessate dalla presenza dell’oscillazione. In inverno, la presenza di tali vasti settori oceanici soggetti ad anomale turbolenze atmosferiche genera anche modifiche nel tracciato della corrente a getto nel nordamerica e, a scalare, in Atlantico, con il risultato finale che vengono incentivate le grandi onde emisferiche e la formazione, quindi, di blocchi altopressori in Atlantico.
Fin qui tutto bene, ma quest’anno l’evoluzione proposta deve fare i conti con la forza del Vortice Polare, davvero smisurata e, pertanto, sembra che verso la metà del mese di andrà incontro a un sorta di scontro tra Titani, con il Vortice Polare che oppone una strenue resistenza alla penetrazione dell’anticiclone delle Azzorre in Artico (fig.3).
fig.3
Il risultato finale sembrerebbe essere la formazione di una sorta di grande anticiclone a forma di “fungo”, piegato però verso est a causa dell’ingerenza del VPT in Artico. Sull’Italia arriverebbe quindi solo una circolazione secondaria da est e non una grande colata artica, come sarebbe potuto succedere con una struttura del VPT più debole.
Alla descrizione finora esposta occorre però aggiungere il fatto che, in ogni caso, basterebbe un lieve cedimento del VPT per cambiare completamente l’evoluzione, vista la forza dell’anticiclone delle Azzorre. In qualche carta dell’ensemble, le perturbazioni della emissione ufficiale, si intravede qualcosa in effetti, sempre però con un VPT molto forte, con un afflusso da est più deciso nel Mediterraneo e freddo continentale in arrivo a metà mese (fig.4).
fig.4
Ancora poco in effetti, ma è davvero singolare l’evoluzione proposta dai modelli, altre colate fredde da nordest potrebbero essere alle porte.
Ciao ciao