29-01-2015 - Salve a tutti; sempre più emozionante quanto proposto dai omdelli in questi giorni, alle soglie del forte peggioramento del tempo legato a un autentico split del Vortice Polare. Il cospicuo lobo distaccatosi circa 48 h fa dalla struttura principale del canadese è ormai a ridosso delle Alpi è un prima perturbazione, di moderata intensità, sta attraversando le regioni centrali (fig.1)
fig.1
Come si vede dalla fig.1, il fronte d’irruzione principale, direttamente legato alla struttura del VPT, è ancora a nord delle Alpi, ma il suo moto sarà alquanto rapido e in nottata tracimerà la barriera alpina in quota con un nucleo gelido con temperature di -35° C a 5000 m, con geopotenziali e valori pressori al suolo bassissimi. La carta di oggi (fig.2), propone un minimo di 972 hPa (!!!!) sulla Romagna nelle ore centrali di domani, venerdì.
fig.2
Una simile irruzione genererà venti molto forti nel Tirreno, con rovesci diffusi lungo tutta la dorsale appenninica, che potranno risultare anche violenti e persistenti nel medio e basso Tirreno (in particolare salernitano e cosentino) nella tarda mattinata di domani (fig.3).
fig.3
Le nevicate, in questa fase, con contributi polari marittimi predominanti, si manterranno abbastanza elevate, soprattutto al centrosud (>1000 m), ma dal tardo pomeriggio scenderanno rapidamente in alto Adriatico e Romagna, dopo il passaggio del minimo, con quota neve, dove ci saranno precipitazioni, in abbassamento fino a 200-300 m nei rovesci più intensi.
La dinamica descritta, che chiameremo 1° FASE, durerà fino al pomeriggio di domenica; successivamente, come ampiamente illustrato nel’editoriale di ieri, il contributo Artico, al suolo e in quota, diverrà predominante (2° FASE), con split di piccoli noccioli gelidi in quota dalla struttura principale. Questo secondo periodo durerà fino a giovedì 4 Febbraio circa ed è proprio in questi giorni che ci sarà la maggior probabilità di neve a quote basse al centronord, anche fino in pianura sia al nord, sia al centro. Ecco oggi la fase più acuta di penetrazione della saccatura Artica, con un intenso nocciolo freddo in ingresso nel Tirreno (fig.4).
fig.4
Confermate le nevicate a quote basse quindi e, anzi, migliorati in tal senso i modelli per molte regioni italiane. Anche il sud entrerà in gioco con nevicate a quote basse, sia, in parte, nella 2°FASE, sia, soprattutto, nella 3° FASE, che comprenderà la traslazione dell’asse della saccatura verso est, con relativo afflusso freddo di natura più continentale nelle regioni italiane (fig.5).
fig.5
Nella 3° FASE rientreranno in gioco quindi le Adriatiche e il sud, con nevicate a bassa quota anche abbastanza persistenti. Il prosieguo di tale dinamica è ancora abbastanza incerto. Tutte le emissioni vedono un continuo braccio di ferro tra la spinta del lobo canadese in Atlantico e la tenuta del blocco euroasiatico. Se dovesse vincere il secondo, l’afflusso gelido dai quadranti orientali potrebbe anche rafforzarsi, con avvento di un periodo davvero molto freddo sulla penisola e, forse anche nevoso, ma al momento non ci sono indicazioni in merito. La carta finale del run 00, prevista per il 14 Febbraio (solo indicativa, fig.6), evidenzia bene la contrapposizione in Atlantico tra l’elemento canadese, quello azzorriano e il blocco euroasiatico.
fig.6
Maggiori approfondimenti nel consueto aggiornamento serale.
Ciao ciao