17-01-2015 - Salve a tutti; aggiornamento serale quanto più possibile completo, dall’attualità al lungo termine, come consuetudine. Nei prossimi giorni cercheremo di fornire notizie più dettagliate su quanto sta accadendo nelle varie regioni anche in tempo reale. Intanto, precipitazioni di una certa intensità si sono abbattute su buona parte dell’arco alpino e nell’arco ligure e, in parte, al centro nelle regioni tirreniche. La prima perturbazione della serie prevista nelle nostre regioni ha portato nevicate diffuse sulle Alpi, generalmente a quote medie, ma attualmente in corrispondenza dei rilievi lombardi la quota neve si sta abbassando fino alla bassa collina, grazie all’afflusso di aria fredda polare marittima al seguito della perturbazione principale (fig.1)….
fig.1
Come dicevamo, la prima perturbazione si sta dirigendo ormai al nordest, mentre una seconda dovrebbe interessare prevalentemente il sud domani pomeriggio, ecco il quadro generale degli impulsi perturbati di pertinenza, nei prossimi giorni, delle regioni italiane (fig.2).
fig.2
Il secondo impulso, in formazione nel basso Tirreno, interesserà le regioni meridionali in prevalenza, con rovesci anche forti domenica pomeriggio, mentre il tempo migliorerà nelle altre regioni; ecco la previsione LAMMA (fig.3)..
fig.3
Una terza perturbazione dovrebbe interessare il medio e basso Tirreno martedì sera-notte, sempre con quota neve piuttosto elevata negli appennini, mentre la quarta, ora al largo delle coste del Labrador, dovrebbe essere accompagnata dall’arrivo di un nucleo freddo correlato al Vortice Polare piuttosto intenso. Dagli ultimi aggiornamenti la traiettoria di tale impulso dovrebbe essere sufficientemente occidentale da generare una fase di maltempo su molte regioni italiane, specialmente nord e tirreniche, almeno inizialmente (fig.4).
fig.4
Nel dettaglio, lo schema generale dei peggioramenti di questi giorni dovrebbe rispecchiare sempre lo stesso canone, con due figure di blocco, quella azzorriana e quella euroasiatica, che indirizzeranno i nuclei perturbati verso il Mediterraneo (fig.5).
fig.5
In tal senso, le temperature nei prossimi giorni tenderanno a diminuire gradualmente, con nevicate su Alpi e Appennino, ma a bassa quota, forse pianura, solo al nordovest, mentre altrove si andrà in collina (nordest) o quote medie (appennino centrosettentrionale). Veranno forniti dettagli in merito nei prossimi giorni.
Quale sarà quindi il futuro dell’inverno nel Mediterraneo?? A seguire, il modello americano continua a vedere una fase di ricompattamento del Vortice Polare, che continua e mostrare una forza assolutamente superiore alle attese per l’inverno in corso, con rimonta azzorriana e relativo miglioramento del tempo nel Mediterraneo entro il prossimo week-end (fig.6).
fig.6
Sempre alquanto diversa l’ipotesi del modello europeo, che vede un VPT sotto attacco da parte delle onde planetarie, ad eccezione dell’anticiclone delle Azzorre, che maggiormente ci interessa (fig.7).
fig.7
Nessun modello, al momento, vede comunque l’arrivo del grande freddo e fine mese, sempre a causa della eccessiva compattezza del VPT. Gli ultimi pannelli del modello americano iniziano però a vedere una nuova fase dinamica a scala emisferica negli ultimi giorni del mese, con anticiclone aleutinico e azzorriano che tornano all’attacco, con blocco altopressorio euroasiatico ben presente e saccatura artica nelle nostre regioni (fig.8).
fig.8
Tale ipotesi vede sempre un Vortice Polare compatto, ma maggiormente favorevole ad affondi freddi nelle nostre regioni e si accorda in parte con la presenza un possibile disturbo stratosferico di cui parleremo nel dettaglio domani. In ogni caso, occorrerà che a scala emisferica vi sia una maggiore dinamicità, in futuro, per avere un radicale cambio di circolazione nel Mediterraneo. Intanto, godiamoci alcuni giorni con nevicate su Alpi e Appennini, anche abbondanti.
Ciao ciao