09-06-2016 - Salve a tutti, dopo l’editoriale mattutino dedicato alla evoluzione del week-end, spostiamo lo sguardo alla prossima settimana, in particolare alla temuta ondata di caldo prevista tra giovedì e sabato su molte nostre regioni, ma soprattutto al centrosud.
Come molte avvezioni calde africane, anche quella prevista a partire dal giorno 16 sarà generata dall’affondo di una struttura depressionaria sula penisola iberica, con conseguente affermazione di un promontorio altopressorio nel Mediterraneo centrale e nei Balcani (fig.1).
fig.1
L’affondo perturbato a ovest dell’Italia sembra essere molto deciso e, come tale, anche la conseguente rimonta calda è vista partire piuttosto intensa, con valori di temperatura che a 850 hPa passeranno dagli attuali 10-12° C………………. (fig.2).
fig.2
…passeranno addirittura a valori diffusamente superiori a 25° C al sud, con una punta prevista dal modello americano nel canale di Sicilia pari a 29° C il giorno 16 (fig.3!!!!).
fig.3
Si tratta di isoterme che,in opportune condizioni, possono far raggiungere al suolo temperature di 38-40° C e talvolta superarle. A tal proposito, in questa sede, è possibile affermare che tra i giorni 16 e 18 i 40° C potranno essere raggiunti a sfiorati, stante le attuale previsioni nelle seguenti località: Campidano, in Sardegna (giorno 16); settori interni della Sicilia, in particolare piana di Catania (giorni 17 e 18); valle del Crati, in Calabria, cosentino (sempre 17 e 18); tavoliere foggiano, dove tra il 17 e il 18 si potrebbero raggiungere i picchi più elevati, complici venti di caduta appenninici da sudovest.
Ma quanto durerà l’ondata di caldo??
Ci sono molti fattori che inducono a pensare che tale fase calda sarà di breve durata appunto (2-3 giorni al massimo), che al nordovest non sarà praticamente avvertita e che al termine del caldo verranno ripristinate condizioni molto simili a quelle attuali, soprattutto al centronord, con temperature però leggermente più elevate.
In effetti, l’anticiclone in arrivo a partire dal giorno 16 possiede tutte le caratteristiche di un’onda mobile, ovvero di una struttura transitoria in graduale traslazione verso est, incalzata dalla saccatura Atlantica. Molto interessante risulta a riguardo la figura successiva, relativa alle anomalie di pressione previste al suolo per il giorno 16 (fig.4).
fig.4
Come si vede, le anomalie sono in prevalenza negative su tutta Europa, segnale che la figura altopressoria mediterranea non avrà tempo di radicarsi al suolo e di sviluppare moti subsidenti, come nelle peggiori ondate di caldo degli scorsi anni. Si evince inoltre la sostanziale differenza con l’anticiclone delle Azzorre, generalmente accompagnato da valori di pressione al suolo piuttosto alti.
Altro aspetto fondamentale che differenzia l’onda calda prevista per metà mese da altre particolarmente persistenti è la permanenza dell’alimentazione fredda della saccatura a ovest dell’Italia e il suo mancato isolamento nella classica goccia fredda (falla) iberico marocchina. Tale aspetto favorisce infatti la sua mobilità e naturale traslazione verso est, sotto la spinta delle correnti occidentali legate all’andamento del getto polare (fig.5)……….
fig.5
Insomma, per quanto intensa, l’onda calda dovrebbe risultare transitoria ed essere seguita da una nuova ondata temporalesca, anche piuttosto intensa al centronord, più riparato il sud, raggiunto comunque da un cospicuo abbassamento delle temperature e da fenomeni sparsi, con il ripristino appunto delle condizioni attuali (fig.6).
fig.6
Ecco quindi, che con alcuni concetti si spera esaurienti, la dinamica della prevista onda calda e del successivo peggioramento sono state caratterizzate nella loro evoluzione per tutto il periodo.
Ciao ciao